Piero Fogliati “Fogliati risulta quasi ignorato dalla critica e ignoto al mercato, pur essendo un autentico inventore e un artista finissimo”: parola di Tommaso Trini. Ma siamo nel 1989. Piero Fogliati è morto a Torino, ottantaseienne, lo scorso 25 marzo, la notizia però è stata diffusa da pochissime ore. Non è cambiato poi tanto dalle considerazioni appuntate quasi trent’anni fa da Trini: Fogliati ha continuato a vivere appartato, a operare con un approccio personale e autonomo, e il sistema dell’arte ha sostanzialmente continuato a ignorarlo, salvo rare eccezioni in cui però la sua opera non è mai stata approfondita e valorizzata con continuità e rigore. LA RICERCA SULLA LUCE Una ricerca, la sua, che ha inteso anzitutto sollecitare la percezione del fruitore, in un certo senso co-autore delle sue ingegnose e poetiche installazioni, in cui l’arte faceva i conti con la percezione e noi spettatori eravamo coinvolti, sforzando retina e sensi, a viverle e completarle. Attorno a uno studio
Ricercatore della luce, che bello!
Son certa che, sebbene non abbia fatto clamore sui giornale, la dipartita Piero Fogliati ha lasciato una luce intramontabile
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Vero …
Buon proseguimento 🙂
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devo confessare che non lo conoscevo … 😦
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Purtroppo caro Pietro questo denota il poco interesse italiano per arte e cultura in genere. Un personaggio che andrebbe raccontato almeno come ”ricercatore” della luce. Grazie. Buona domenica. Isabella
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Tutto ciò che non è moda … non esiste.
È questo il metodo di chi fa comunicazione in Italia, a partire dai media tradizionali 😦
Buona domenica, Isabella 🙂
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Hai ragione ahimè.
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