di Marco Ravera – La storia contemporanea non offre tanti esempi di partiti giunti al potere a pochi mesi di distanza dalla loro fondazione, ma il 21 marzo del 1919 il Partito dei comunisti di Ungheria, nato il 24 novembre del 1918 dalla fusione di comunisti e socialdemocratici, conquistò pacificamente il potere e proclamò la Repubblica Sovietica Ungherese (Magyarországi Tanácsköztársaság) guidata dal Primo Ministro Sándor Garbai e soprattutto dal Commissario del Popolo per gli Affari esteri Béla Kun, amico personale di Umberto Terracini.

- Bela Lugosi a 19 anni
La Repubblica ebbe vita breve e nell’agosto dello stesso anno fu sconfitta prima dai rumeni, che respinsero il tentativo di riconquista della Transilvania (… curiosa coincidenza visto la storia che stiamo raccontando), poi dalle forze conservatrici, guidate dall’aristocratico István Bethlen e dal sanguinario ammiraglio Miklós Horthy, che condussero una campagna di persecuzioni e violenze contro comunisti ed ebrei, nota come il “Terrore bianco”.