La riforma costituzionale del governo è uno scandalo. Al referendum votiamo No. Senza odio, senza violenza, senza paura. La riforma costituzionale del governo è uno scandalo che mutila il parlamento prostituendolo all’esecutivo e distrugge la separazione e l’equilibrio dei poteri sostituendo alla repubblica democratica un regime autoritario. Uno scandalo eguagliato forse solo dalla riforma […]
Sorgente: Pressenza – La riforma costituzionale del governo è uno scandalo
Ottimo articolo, occorre essere informati e avere consapevolezza che se vogliamo cambiare..Possiamo cambiare!!
Buona giornata caro… 🙂
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Concordo … Si può cambiare ed occorre il nostro contributo.
Buona giornata a te 🙂
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è una verità assoluta,
io non ho letto il testo della riforma, mi basta sapere chi l’ha fatta per essere certo che sia una schifezza,
ma è sufficiente vedere le modifiche apportate all’Art. 70 per rendersene conto !
il vecchio testo era “complicatissimo” 😉 : La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.
ora vedete un po’ voi se ci capite qualcosa :
1. L’articolo 70 della Costituzione è sostituito dal seguente: «Art. 70. — La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma. Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all’esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L’esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all’articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d’intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all’esame della Camera dei deputati».
§§§
se qualcuno fosse (dubito) interessato tutto il testo della SCHIFORMA COSTITUZIONALE lo trovate qui :
http://stampaparlamentare.it/primo_piano/ecco-il-testo-della-nuova-costituzione-renzi-boschi-2016
ciao 🙂
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In pratica le leggi saranno approvate dalla camera; al senato resterà la possibilità di proporre modifiche, che dovranno essere ratificate dalla camera. Al senato resta la possibilità di intervenire sulle leggi specifiche elencate all’inizio. L’elenco è lungo, ma restano fuori tutti gli asoetti legislativi inerenti quotidianità, tassazione e simili.
Ciao
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visto che tu hai capito, una domanda :
valeva la pena ?
questo sarebbe un esempio di “semplificazione” ?
o è tutto ingarbugliato a proposito e per scopi ben precisi (seppur a noi occulti) ?
ciao Pietro 🙂
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Dipende dal punto di vista: con gli equilibri attuali, il pd ha la maggioranza assoluta alla camera, se questa modifica fosse attiva, renzi potrebbe fare ciò che vuole senza alcuna interferenza e senza dover trovare alleati.
In pratica, con l’italicum ed il premio di maggioranza previsto, e questa modifica costituzionale, che vencesse le elezioni non avrebbe alcun ostacolo a fare le leggi che volesse; ci troveremmo in una forma dittatoriale mascherata da un passaggio elettorale “addomesticato”. Se consideriamo che la maggioranza dei senatori sarebbe indicata/proposta dalle regioni, il quadro è completo: non ci sarebbe alcuno spazio per qualsiasi forma di opposizione.
Il gioco è chiaro 😉
A presto 🙂
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io penso che il punto di vista deve essere proprio quello degli equilibri attuali, altrimenti avrebbero fatto qualcosa di diverso;
prima delle amministrative guai a chi parlava della legge elettorale, ora forse non è così buona come sembrava e vogliono cambiarla …
non senti la puzza di bruciato ?
ciao 🙂
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Già … Adesso non funzionerebbe … inoltre sono tutti contro, e renzi non ha più i numeri per vincere il referendum.
ciao
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