Bambole Spettinate Diavole del Focolare
I violini smettono di suonare, il fuoco si spegne, il canto cade nel fango. Una parola aleggia nell’aria, spettro dimenticato, quasi impercettibile, solitario. Porrajmos.
Così viene chiamato il genocidio nazista di Rom e Sinti.
Porrajmos, che in romanes significa letteralmente “grande divoramento”, altrimenti detto Samudaripen, “tutti morti”.
Un termine semplice, ricoperto di polvere e amnesia. Facile da dire, ma, a quanto pare, difficile da ricordare.
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Queste sono cose orribili, ma lo sappiamo spero tutti. Io non posso vivere se non le dimentico.
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Orribili, e dimenticate dall’informazione: quello degli ebrei non è stato il solo episodio di tentativo d’epurazione etnica.
Ciao
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ma certo che ci sono stati tanti altri oltre gli ebrei, sono cose talmente negative, spaventose. Io non mi sento più di ricordare. Vorrei vivere serena il mio tempo.
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Concordo … facendo del nostro meglio per no lasciarle ripetere 🙂
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Data l’ora mi riservo di leggere un articolo lungo e dal tema tanto drammatico domani, Pietro.
La parola Porrajmos mi era del tutto ignota…
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Non l’avevo mai sentita … Buona lettura e buona serata 🙂
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