Oradea, la piccola Parigi rumena

Bell’articolo, una città che mi era sconosciuta, architetture splendidi.
Lo rilancio 🙂

Il Canto delle Muse

Nella zona nordovest della Romania, vicino al confine con l’Ungheria, si trova Oradea, una città della valle del fiume Crisu Repede,considerata una “piccola Parigi” . Deve la nomea agli spettacolari edifici eretti tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo,in stile Secessione. Allora tollerante e cosmopolita per la strategica posizione all’incrocio delle arterie commerciali tracciate tra Est e Ovest, sprigiona un’architettura nouveau ricca di decorazioni in stucco, in maiolica e in ferro battuto molto scenografica.
I suoi artefici provennero dalla scuola politecnica di Budapest e furono influenzati sia dallo stile romantico-ungherese di Odon Lechner (Komor Marcell, Dezso Jakab, Sztarill Ferenc) sia dal geometrismo spigoloso della scuola viennese (i fratelli Vago, Valer Mende) sia dal “Coup de fouet” dalle curve ondulate di chiare origini francesi.
Oradea è davvero unica tra le città cresciute nel periodo Belle Epoque e fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale fu un abbagliante parco-giochi…

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Di che legno era la Vera Croce?

È uno di quei casi in cui ciò che importa è il simbolo, non a caso si era partiti da quattro legni “nobili”.
Se consideriamo che la croce era uno strumento di morte, realizzato in estemporanea con ciò che reperiva, si evince che non poteva essere che di conifera, pino o cedro, in quanto legnami molto resistenti alle tensioni (dovevano reggere il peso umano), diritti, e, soprattutto duraturi anche alle intemperie (spesso i giustiziati erano lasciati esposti, monito pubblico, per periodi temporali non brevi.

Non credo che i romani abbiano fato eccezioni nei confronti di chi consideravano un “profeta” nonché dissidente e nemico.

L’articolo è veramente interessante, lo rilancio.

Reliquiosamente

 ¿De qué madera era la Vera Cruz?                                                                 Puedes leer este artículo en español abriendo este enlace

Giotto (sec. XIV). Crocifissione. Cappella degli Scrovegni, Padova. Giotto (sec. XIV). Crocifissione. Cappella degli Scrovegni, Padova.

Se lo sono chiesto da secoli, fin dall’inizio del cristianesimo, i primi padri della chiesa, studiosi antichi e moderni, e molti altri insigni personaggi, ma la risposta non è ancora chiara. La gran quantità di frammenti che ci sono nel mondo di diverso colore e di diversi legni e le opinioni discordanti di illustri autori sono tutti fattori che portano ad una gran confusione.

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Animali, miti, poesia: l’eleganza di Sinibaldo Scorza in mostra a Genova – Finestre sull’Arte

Recensione della mostra ‘Sinibaldo Scorza. Favole e natura all’alba del Barocco’ a Genova, Palazzo della Meridiana, dal 10 febbraio al 4 giugno 2017.

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I nostri terrorismi – Blog Movimento Essere Sinistra

Noi cerchiamo di analizzare il fenomeno del terrorismo dal nostro esclusivo punto di vista. Ma proviamo a chiederci cos’è il terrorismo per un palestinese, per un siriano, per un afghano, uno yemenita, un sudamericano. Ascoltando le loro risposte comprenderemo la terribile responsabilità dei nostri terrorismi.

Sorgente: I nostri terrorismi – Blog Movimento Essere Sinistra

Pressenza – Maher Shawamreh: comunico attraverso la danza con tutte le culture del mondo

https://www.pressenza.com/it/2017/03/maher-shawamreh-comunico-la-danza-tutte-le-culture-del-mondo/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+pressenza%2FcBtX+%28Notizie+di+Pressenza+IPA+in+italiano%29

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