L’azienda sperava fosse un Black Friday. I lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza), lo hanno trasformato in un Red Friday.
In uno dei giorni più caldi dell’anno per i profitti aziendali, fa di nuovo irruzione l’arma più classica del movimento operaio, quella di cui molti soloni avevano a suo tempo decretato prematuramente la fine, ma che si dimostra ancora lo strumento più efficace per far male ai padroni. Chiamato da CGIL, CISL, UIL, ma sostenuto immediatamente anche da sindacati conflittuali come il SI COBAS, il primo sciopero in uno stabilimento italiano della multinazionale della logistica sta registrando un indubbio successo: il 50% dei circa 1600 contrattualizzati ha aderito all’astensione dal lavoro sul primo turno di lavoro (06-14). L’azienda annuncia invece un’adesione al 10%, ma omette di aggiungere che può convocare nel frattempo altri lavoratori e lavoratrici interinali per coprire i buchi nella produzione e…
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