Si tratta d’un complesso di problemi che richiede un approccio multidisciplinare e, già nel solo ambito edilizio, la virtuosa convergenza e non la contrapposizione di ricerca storico-critica, architettura, urbanistica e ingegneria.
Considerando poi il settore più specifico della progettazione, della selezione delle imprese di restauro e ricostruzione, della buona conduzione dei cantieri, si nota come il problema richieda di essere controllato fino in fondo. Probabilmente si dovrà pensare ad un’attività di sostegno e orientamento (come già si fece negli scorsi anni ’40 e ’50 per i grandi piani INA-Casa) dell’attività progettuale, che dovrà avere necessariamente un carattere ‘specialistico’, studiato in ragione della peculiarità dei casi, mai ripetitivo né di mera ‘routine’ professionale.
https://www.ilgiornaledelrestauro.net/editoriale-ricostruzione-e-identita-dopo-il-sisma/