[…] Nell’Ottocento il dipinto venne
sottoposto ad un pesante intervento di restauro che trasformò il nano
nientemeno che nel dio Bacco, forse considerando la nudità della
figura più consona a un personaggio mitologico: così una corona di
foglie di vite fu aggiunta a cingergli il capo, bacino e genitali
vennero nascosti da un’altra ghirlanda di pampini e grappoli e la
civetta ridipinta diventò un calice di vino. Queste aggiunte furono
rimosse solo nel 2010, durante una delicata operazione di ripristino che restituì all’opera l’aspetto originario. […]