Gallerie
Imbrogli visivi [6° invio]
Arte e curiosità – Video mapping – La sperimentazione digitale di Michele Pusceddu
Interessante, piacevole … un utilizzo creativo delle potenzialità.
Fotografia – Gli oggetti distorti di Suzanne Saroff
Il titolo è intrigante, la realizzazione leggermente diversa dall’aspettativa 😉 comunque interessante e bello il risultato.
Buona domenica 🙂
I grandi dell’arte – Scultura – Magdalena Abakanowicz
L’arte del manifesto, post dedicato a Viki come da promessa :-)
Una bella raccolta di manifesti corona un interessantissimo articolo sull’evoluzione del manifesto.
Grazie Daniela 🙂
L’arte del manifesto pubblicitario nacque in Italia a fine ‘800 e raggiunse il suo apice nel primo ‘900. Faticò a crescere poichè v’era carenza di tipografie in grado di realizzare prodotti di qualità. Così nelle Officine Grafiche Ricordi, specializzate nella stampa di spartiti musicali, nacque una sezione dedicata alla creazione e stampa di manifesti; da qui uscirono campagne pubblicitarie come quella per i grandi Magazzini Mele. I fratelli Mele furono precursori nel settore pubblicitario, comprendendo l’importanza e la forza di quel mezzo e dal 1895 le loro campagne si avvalsero di artisti come Marcello Dudovich e Leopolodo Metlicovitz.
Nel 1895 alla Biennale di Venezia furono esposti per la prima volta i manifesti pubblicitari, opere rappresentanti una società elegante e dedita ai divertimenti. La pubblicità del primo Novecento si rivolgeva esclusivamente alla borghesia della società italiana, che poteva permettersi determinati consumi; così simboleggiano le belle donne disegnate da Dudovich che…
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Arte e curiosità – Scultura – I corpi distorti di Paul Kaptein
Il vento della vita stressa i nostri corpi … magari meno violentemente 😉
Rilancio, grazie 🙂
La Memoria di James Nachtwey a Palazzo Reale
Era da tanto che non mi commuovevo durante la visita ad una mostra, ma con James Nachtwey è successo.
Il fotografo americano, considerato l’erede di Robert Capa, ha dedicato la sua vita a raccontare la condizione umana all’inferno, ovvero prima, durante e dopo la guerra.
Ho voluto diventare un fotografo per essere un
fotografo di guerra. Ma ero guidato dalla convinzione
che una fotografia che riveli il volto vero della guerra
sia quasi per definizione una fotografia contro la
guerra.
James Nachtwey
I suoi scatti in bianco e nero, esposti a Palazzo Reale con la mostra Memoria, hanno una potenza indescrivibile: non c’è posto per la speranza, ma solo per il dolore, l’ingiustizia, la violenza e la morte. Ritrae l’odio in tutte le sue forme più terribili: vorresti distogliere lo sguardo ma non ci riesci. James Nachtwey cattura il tuo sguardo e ti invita a non ignorare ciò…
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CurKillTheBlog – I lampadari di plastica riciclata di Veronika Richterová
Una splendida idea di riciclaggio 🙂
Grazie … buona giornata 🙂